Quarto lavoro per la band veronese degli EX. Quarto lavoro in tredici anni di carriera. È un rock puro: puro nel senso che è fortemente avvolto dagli anni hard del rock e dalle band che più esprimevano quel sound vigoroso ma allo stesso tempo virtuoso. Gli EX nascono nel 1997 e sono Roberto Mancini alla voce (ex Slan Leat), Stefano Pisani alla chitarra (ex Spitfire, Madreterra, Vertigo, Frenetica, Exile), Gabriele Agostinelli al basso e voce (ex Schizophonic) e Adriano Marchi alla batteria. Hanno realizzato quattro album: Grida (1998), Puro Rock (2002), Gion Uein (2005) e quest’ultimo Dei. Nel frattempo hanno partecipato alla compilation Sindromhellas (2003) dedicata all’Hellas Verona.

Otto tracce che fanno emergere i tratti caratteristici di questa band: riffone di chitarra, assoli, ma nello stesso tempo dosati; un basso di livello; una voce disinvolta; una batteria che “pesta” e accarezza. Prime tracce e subito sai con chi hai a che fare: Fallo con gli Ex è lì a testimoniarlo. I musicisti sono all’altezza del sound che vanno evocando, virtuosi se presi individualmente, ma che riempiono bene il termine band.
Anche se ad un ascolto preliminare l’eco di gruppi famosi sembra fin troppo evidente, gli ascolti successivi fanno emergere una direzione interna tesa alla commistione di più generi, dosati con esperienza e che rendono il gruppo riconoscibile, con una sua identità. Un disco ben composto, che nella totalità risulta organico, immediato, fatto da mani ormai consapevoli. Anche la scelta della lingua italiana, che apparentemente può stridere col genere musicale in questione, è sicuramente una scelta discutibile, come tutte le scelte, ma che dopo tredici anni di attività forse assume i tratti della passione e della consapevolezza.

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