ultime notizie

Nuovo album per Roberta Giallo, anticipato ...

Quante volte aprendo un giornale, che sia cartaceo oppure online, veniamo travolti da notizie di attualità, cronaca dai toni negativi che ci predispongono a un senso di smarrimento e depressione ...

Francesco Camattini

Opera POPolare Interinale

In questi giorni il governo dei tecnici sta approntando la riforma del lavoro, mettendo mano ad una serie di regole che non si fermano all’articolo 18 che tanto ha fatto scontrare i partiti.

Poche parole sono state spese altresì per sostenere l’eliminazione di quello che molti definiscono “il precariato stabile”: c’è gente che come colui che scrive questo articolo è da quindici anni assunto con un contratto “flessibile”, sempre dalla stessa azienda (una scuola di formazione), sempre a svolgere le medesime mansioni (insegnare), con gli stessi orari (quelli di tutte le scuole) ma senza essere considerato lavoratore subordinato: misteri della contemporaneità.

Questa non vuole essere una rivendicazione sindacale ma solo la giusta “reale” introduzione all’ultima fatica (a proposito di lavoro ... !) del cantautore parmigiano Francesco Camattini.

Con la sua Opera POPolare Interinale (Canzoni, scritti informatici ed eresie per un tempo precario) l’artista emiliano si è proposto al pubblico teatrale, rappresentandone la prima al Teatro Due di Parma e ampliando il progetto con l’uscita del disco che ne raccoglie le registrazioni live.

L’intento è quello di dipingere un nuovo Quarto Stato in note e versi aspri, mai malinconici ma sempre tra ironia e forte denuncia sociale, sottolineando le ossimoriche situazioni del contemporaneo mondo del lavoro.

L’opera non lascia ombre interpretative e le sottolineature dei titoli, Aria delle partite Iva, Dario il precario fino a Tempo Flessibile I e II, rafforzano le tesi di fondo, come spiega il cantautore: «Oggi più che mai ciascuno rischia di caricare la crisi sulle proprie spalle, scambiando per un fallimento individuale una perdita di senso che è “fuori di noi”: molti intraprendono percorsi di terapia personale curando a proprie spese un dolore che forse è endemico al modello economico e sociale neoliberale; Opera Popolare interinale è una raccolta di musiche ispirate al precariato, non solo lavorativo ma inteso come condizione esistenziale “permanentee nasce dalla consapevolezza che l’arte non è un fatto puramente estetico, ma è partecipazione alla “polis”, noi artisti oggi dobbiamo stare in mezzo alla gente, suscitare domande raccontando le contraddizioni della società moderna, in modo pungente, anche grazie all’arma della satira ».

Le atmosfere musicali spaziano su territori tra il jazz e il teatro-canzone alla Gaber; i cori, costante di quasi tutti i pezzi, sono impreziositi da una voce “pulsante” femminile che sembra incarnare le legittime richieste delle “suffragette” contemporanee: una pungente Federica Bugnetti, fondatrice della CompagniaVerandaRabbit, che affascina con la sua incredibile energia e forza.

Il racconto alacremente ironico rapisce all’ascolto per la sua vitalità e per la sua capacità di suscitare un immaginario correlativo che non si avvicina alla realtà, ma la scortica nelle sue tragiche verità: «Pronto a far tutto, la notte e il giorno/il tirocinio, anche in ginocchio/il ferroviere, il porta a porta: aiuto al bar», come recita una sequenza di Dario il precario.

Da ascoltare a “tempo indeterminato”.

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Francesco Camattini  
  • Anno: 2012
  • Durata: 28:02
  • Etichetta: Gaffe Edizioni

Elenco delle tracce

01. Chi prima arriva

02. L’esperto

03. Dario il precario

04. La speranza

05. Crazy Crisi

06. Tempo Flessibile, I

07. Oh Luna

08. Aria delle partite IVA

09. Ode a J. Assange

10. Venga il tuo Regno

11. Impro Interinale

12. Tempo Flessibile, II

13. La speranza (il ritorno)

 

Brani migliori

  1. Dario il precario
  2. Crazy Crisi

Musicisti

Francesco Camattini: voce Federica Bognetti: voce Alessandro Sgobbio: pianoforte Enrico Lazzarini: contrabasso Cristian Gladum: beat_boxing Leonardo Morini: direttore del coro precario