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Tenax

Revolution Mundi

Di loro mi occupai, con un certo interesse, un paio d’anni fa in occasione dell’uscita dell’omonimo debut-ep.  Quelle quattro tracce erano già un chiaro segno di come il power-trio milanese dei Tenax  (da vent’anni sulla scena) ambivano al convinto obiettivo di perseguire solidità e concretezza. Obiettivo raggiunto con l’album Revolution Mundi, nei cui risvolti lirici si annidano ferventi sequele tematiche, tese al tentativo di riequilibrare assetti sociali dispersi od obliati per mero interesse economico.

L’opener-single Invincibile scarica adrenalina nuda e cruda che ondeggia in accordi magnetici e pervasi di speranza, mentre la titletrack riaccende il gusto di quei strali granitici associati al piacere di canticchiarci sopra con tanto di spontaneo headbanging. Con Hanno ammazzato il chitarrista tratteggiano stilemi à là Negrita, in cui il singer Alessio Pacifici fa la sua (s)porca figura, sfoderando filamenti carismatici assai credibili, cosi come La terra brucia ma con un guitar-work più morbido e dinoccolato. Non pensiate che i Tenax in contesti ballads siano del tutto teneri: perciò, non Fiori ma opere di bene (sociale) in una song che anela il ritorno del rispetto tra la gente.  Largo, ora, alla splendida miscellanea di C.o.n.d.o.m., tra svisate blues, rock verace e sbattimenti sul refrain in scia degli Editors di All sparks.  Piuttosto,  orecchie attente a  Vers l’arc de triomphe che ti frega di brutto! Fa credere di portarti nella comfort-zone ed invece s’insinua (alla chetichella) rabbiosa nella scelta operativa. Finalmente qualcuno che s’impegna a sensibilizzare le coscienze con l’invito accorato a preservare l’acqua: ovvero, l’Oro liquido, tanto sprecato da chi lo dà per scontato ed incurante dei popoli nei quali scarseggia, pagando con la vita. Sia chiaro, non è che il combo meneghino si arroghi il ruolo di Giustizieri della notte ma, semmai, l’intento è quello di mettere il dito nella piaga quando serve e quando i neuroni delle anime sembrano assopiti e narcotizzati dall’apatia. Chiude la folk-country-ballad Final express, che farebbe gola a Pau e soci, all’epoca della parentesi messicana di L’uomo sogna di volare.

Va da sé che Revolution Mundi suoni come un’avvisaglia improcrastinabile, un far luce su argomenti oscurati o insabbiati per distrazione di popolo ma (grazie al cielo!) all’occhio vigile dei Tenax tutto ciò  non sfugge,  togliendo tanta polvere da inerzia e rassegnazione. Un grazie è d’obbligo.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Michele Guberti, Massimiliano Lambertini
  • Anno: 2020
  • Durata: 41:09
  • Etichetta: Resisto Distribuzione

Elenco delle tracce

01. Invincibile
02. Revolution mundi
03. Hanno ammazzato il chitarrista
04. Fiori
05. C.o.n.d.o.m.
06. La terra brucia
07. Vers l’arc de triomphe
08. Oro liquido
09. Giustizieri della notte
10. Final express

Brani migliori

  1. C.o.n.d.o.m.
  2. Revolution mundi
  3. Invincibile

Musicisti

Alessio Pacifici: voce, chitarra - Emanuele Prina: chitarra - Gigi Corbetta: batteria