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Evocante

Siamo esseri emozionali

A distanza di circa un anno dal precedente lavoro discografico torna sulle scene Evocante, cantautore, scrittore e filosofo del diritto, con un nuovo album da lui interamente realizzato e prodotto.

Siamo esseri emozionali
, questo il titolo del disco, risente della lezione di Franco Battiato, al quale il musicista calabrese aveva dedicato un CD-tributo (Fino a tardi – Viaggi sonori con Battiato) ed un libro (Battiato – Una ricostruzione sistematica – Percorsi di ascolto consapevole) lo scorso anno. L’affinità elettiva di Evocante (pseudonimo dietro il quale si cela Vincenzo Greco) con il cantautore siciliano è palpabile nelle atmosfere di diversi brani, nelle dichiarate citazioni e nei contenuti introspettivi delle liriche, oltre che negli echi di alcune sonorità, soprattutto quando all’elettronica si accostano elementi classici. Ma si coglie a tratti anche l’influenza dei CSI, tra chitarre distorte e frasi incalzanti e ripetitive, autentici mantra verbali ed elettrici che vorrebbero elevare lo spirito verso un’altra dimensione. Del resto la formazione nata dalle ceneri dei CCCP rappresenta da sempre un punto di riferimento per Greco, che alla sua attività di compositore alterna quella di frontman della cover band “Fedeli alla linea”, dedita a riproporre il repertorio di Ferretti, Zamboni & soci.

L’album si compone di dieci tracce, di cui nove firmate dallo stesso Evocante mentre l’ultima, Gommalacca medley, rende omaggio al Maestro di Riposto con un collage di frammenti tratti dal suo full-length del 1998. Al centro del concept, l’esplorazione olistica dell’essere umano inteso come sistema corpo-mente in cui le emozioni non sono scisse dalla razionalità, ma costituiscono la chiave d’accesso al Sé, alla più intima essenza dell’individuo, al di là di ogni concezione dualistica del mondo e dell’uomo, verso quella riconciliazione degli opposti che conduce all’illuminazione ricercata dalle filosofie orientali, tematica presente nella poetica dello stesso Battiato.

L’opener Dialettico descrive i contrasti insiti nell’anima che danno vita a un incessante dialogo interiore, spesso complesso e contraddittorio e pertanto “dialettico”: E’ percezione, ricerca/ Desiderio ed abitudine/ È rabbia e solitudine/ Fatica e leggerezza/Pulsare ed ossessione/Assenza ed energia in unica direzione. Concetti antitetici – inquietudine ed equilibrio, passione e ragione, infinito e limite, movimento e stasi, precarietà ed eternità - percorrono di fatto la maggior parte dei brani: l’individuo si confronta continuamente con ciò che sta al di fuori di lui, alla ricerca della ricostruzione di un’unità smarrita, e ciò si traduce anche nelle soluzioni musicali. In Emozionale, ad esempio, le sonorità sintetiche affiancate a distorsioni di chitarra trasportano l’ascoltatore in una sorta di limbo, in cui l’indagine di sé e dei moti dell’animo non è “verticale”, non scende cioè in profondità, bensì si espande a dismisura in tutte le direzioni, come l’universo. Il sogno, per Evocante, è un’altra dimensione da esplorare e ciò ha luogo in un brano diviso in due parti, corrispondenti alle fasi notturne del sonno: Sette minuti di sogno - fase REM e noREM. Come è noto, la fase REM è caratterizzata da uno stato di sonno profondo in cui, dopo un iniziale rilassamento, l’attività cerebrale si risveglia con un’alternanza di onde Alfa, Theta e Delta (corrispondenti agli aspetti immaginativi, al funzionamento della mente inconscia e al sonno senza sogni) mentre gli occhi cominciano a muoversi (Rapid Eye Movement). È questo il momento in cui hanno luogo i fenomeni onirici, a cui si allude nella prima parte del brano, che si apre con una frase d’organo per poi introdurre suoni sintetici e naturali (l’abbaiare di un cane, voci di bambini, lo sciabordio delle onde…) in una sorta di caos fonico paragonabile all’affastellarsi delle immagini mentali che vanno a costituire i sogni durante la notte. La fase REM si alterna poi, con un andamento ciclico, a quella no-REM, in cui la muscolatura è rilassata, il respiro è regolare, il metabolismo rallenta, le onde cerebrali sono ampie e tutto l’organismo si rigenera. La seconda parte della traccia vuole dunque essere il corrispettivo di questa condizione ed è divisa in tre parti: tre strofe dall’andamento quasi ipnotico, un intermezzo strumentale ed una conclusione per piano e voce che si eleva, idealmente, verso il cielo.

Il gusto per lo sperimentalismo e per l’accostamento di generi diversi emerge anche in In Es, che parte per voce sola per poi evolversi, in uno psichedelico allargamento della percezione e della coscienza, verso suoni electroprog. Proseguendo con l’ascolto, l’incipit di Questione di colori è una frase recitata dallo stesso Franco Battiato, che identifica il nord e il sud del mondo con due differenti tonalità, il grigio e l’azzurro, mentre il testo anela al raggiungimento della “pace nel cuore”. Da segnalare anche Prima di noi, le cui liriche si basano su una poesia di Fernando Pessoa (L’enigma e le maschere) dedicata alla transitorietà dell’esistenza umana. A chiudere la sequenza, un medley di sette minuti che condensa alcuni brani del già citato album Gommalacca di Battiato (È stato molto bello, Shock in my town, Il mantello e la spiga). L’affinità tra i brani originali e quelli dell’artista siciliano testimonia la profonda stima e il rispetto di Greco verso la sua opera. E questa ammirazione prenderà forma in uno spettacolo teatrale annunciato per l’autunno: “Tocco l’infinito con le mani” (il titolo è tratto dal brano Vite parallele) sarà una performance tra narrazione e canzone, un appassionato tributo ad una delle figure più profonde ed influenti del panorama musicale italiano tra riletture del suo repertorio e brani “evocanti”. 

Siamo esseri emozionali può essere considerato come ideale sequel del lavoro precedente, Viaggi sonori con Battiato, in forma speculare: se l’album dello scorso anno riproponeva le canzoni del cantautore catanese con attenzione filologica e apporti personali, con l’aggiunta di un solo brano inedito, qui la proporzione, come si è detto, è inversa; il risultato è pertanto una sorta di “dittico” su cui la figura del Maestro aleggia e viene esplicitamente richiamata. La valida qualità compositiva e l’originalità di alcuni brani lasciano comunque auspicare per Evocante la possibilità, in futuro, di staccarsi dagli attuali riferimenti per avventurarsi in altri territori espressivi e musicali.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Vincenzo Greco
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Dialettica Label

Elenco delle tracce

01. Dialettico
02. Emozionale
03. Sette minuti di sogno – fase rem
04. Sette minuti di sogno – fase norem
05. Indefinibile
06. In Es
07. Questione di colori
08. Prima di noi
09. Belle giornate
10. Gommalacca medley

Brani migliori

  1. Emozionale
  2. Sette minuti di sogno-fase norem