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Fabrizio De Andrè e London Symphony Orchestra

Sogno n° 1

A fronte di operazioni di questo genere, di norma, si scatena la reazione ulcerosa degli scribacchini che filosofeggiano sull’opportunità di disturbare chi non c’è più e sull’utilità  di manipolarne il lavoro. Noi non cadremo in questo consumato e, a dire il vero, tedioso gioco delle parti.
Il sogno di un Direttore d’orchestra è quello di poter dirigere la London Symphony Orchestra, la più versatile e sontuosa orchestra al mondo. A sua volta l’Orchestra ambisce a misurarsi su repertori e generi musicali quanto più disparati (LSO lo fa da decenni con il rock) e, sempre sotto la conduzione di un grande Direttore, ama affrontare sfide e autori che sulla carta appaiono improponibili. In questo caso, le congiunzioni astrali si sono allineate in modo perfetto e Geoff Westley, pianista, arrangiatore, produttore e direttore d’orchestra, con questo Sogno n° 1 ha realizzato un vero gioiello, armeggiando con le canzoni di Fabrizio De Andrè.
Westley, già collaborò con Battisti negli anni ’70 e con Cocciante, Zero e Baglioni in seguito, ha sovrapposto alla voce originale di Fabrizio, opportunamente adattata ai tempi dell’Orchestra, partiture strepitose che ci consegnano, se possibile, un nuovo e ricco angolo di ascolto da cui fruire della musica del grande cantautore genovese. L’operazione è stata fatta procedendo con mano leggera, mettendo sullo stesso piano voce ed orchestra, pari dignità quindi e qui sta la bontà della scelta, per un effetto davvero emozionante, così capolavori assoluti come Preghiera in gennaio oppure Hotel Supramonte, si arricchiscono di folate orchestrali Raveliane e Smetaniane, mentre la stupenda Ho visto Nina volare gode dei saliscendi mitici della LSO, che danno la sensazione di stare sull’altalena con Nina e toccare il cielo con un dito.

Sono della partita anche Vinicio Capossela e Franco Battiato che, quasi con reverenza, in punta di piedi duettano con dignità rispettivamente in Valzer per un amore e Anime salve, ottimo il contributo del Coro "Costanzo Porta" di Cremona in Laudate Hominem e Rimini.
Bellissimo lavoro, immancabile sugli scaffali di ogni amante di De Andrè e di ogni cultore di musica classica, ora attendiamo il ventilato Dream number 2, con i testi di Faber in inglese (già quelli di questo disco hanno il testo a fronte) interpretati (auspichiamo) da grandi songwriters e interpreti. Sarebbe bello magari ascoltare Leonard Cohen misurarsi con Inverno o Il Cantico dei drogati oppure Patti Smith in Fiume Sand Creek. Solo un Sogno? Stiamo a vedere e comunque ben vengano lavori come questo, un sentito grazie anche a Dori Ghezzi che ci ha creduto.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Geoff Westley
  • Anno: 2011
  • Durata: 54:49
  • Etichetta: Sony Music

Elenco delle tracce

01. Preghiera in gennaio
02. Ho visto Nina volare
03. Hotel Supramonte
04. Valzer per un amore
05. Tre madri
06. Laudate hominem
07. Disamistade
08. Rimini
09. Anime salve
10. Le nuvole

 

Brani migliori

  1. Preghiera in gennaio
  2. Ho visto Nina volare
  3. Disamistade

Musicisti

Fabrizio De Andrè: voce tratta dai brani originali
London Symphony Orchestra: orchestra
Geoff Westley: direttore orchestra
"Costanzo Porta" di Cremona: coro
Antonio Greco: Maestro del coro
Mario Arcari: fiati etnici
Roberto Cenci: percussioni extra
Vinicio Capossela: voce in 4
Franco Battiato: voce in 9