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Illachime Quartet

Soundtrack (for parties on the edge of the void)

Ce ne fossero di Centri Culturali come quello dell’ex Asilo Filangeri di Napoli: uno spazio pubblico comune che fomenta accoglienza, formulazioni e sperimentazioni artistiche incentrati nella fusione di culture diverse, dando modo a potenziali artisti di poter sviluppare idee e progetti e in qualche caso sostenerli, come è toccato all’Illachime Quartet, che torna in scena dopo una pausa di pochi anni, rilasciando il quarto album Soundtrack.

All’atto di ascoltarlo, la domanda che s’insinua spontanea è: che genere fanno? Bella domanda! Premesso che si nutre sempre una certa ammirazione per chiunque cerchi di inventarsi un genere nuovo, il quartetto partenopeo è davvero un discorso a parte, in quanto l’impasto proposto è una miscela di free-avant-jazz, fusion, etno, world: il tutto gestita in una free-form esecutiva con l’ausilio di altri 19 musicisti, per un totale di 23 artisti. Un disco complesso e stiloso che, attraverso l’intento del concept, trae ispirazione dal cult-movie Cinque pezzi facili e viene diviso in due parti: la prima, con cinque brani (tutti titolati e numerati con Easy piece) contiene varie soundtrack scritte dal combo per numerosi filmati e cortometraggi, mentre l’altra riguarda un paio di performance d’improvvisazione registrate l’anno scorso nel succitato Asilo. 

Si dà il via alla lista con il brioso vibrafono e il mandolino elettrico del primo “pezzo facile” ed è davvero difficile  pensare che tale sound non contempli fantasie in celluloide, mentre nel secondo tira un’aria più etno e slow-tribal con una velata digressione rock in coda. Di certo non mancano escursioni estranianti dal forte sapore di jammin’ che attestano le qualità dei convocati in campo,  deliziando l’ascolto con garbati tocchi e pizzicate dei loro strumenti. Al quarto episodio, sembra di essere calamitati in scenari eterei, in cui la stranezza immaginifica riserva più di una sorpresa. Chiudono il primo blocco con un andazzo new-fusion orientato verso sonorità da documentari polizieschi, che “cattura” con delicato ed efficace groove.  

I sei brani della seconda parte del disco (tutti titolati e numerati con Uneasy piece ad eccezione dell’ultima Game over), partono con un’atmosfera cupa e tenebrosa, dettata da un severo contrabbasso che conduce ad un finale horrorifico. Invece, tra flussi ambient e jazzy si snoda la fascinazione incalzante del secondo atto che si fregia di contorni surreali. E chi si convince che il tracciato di Soundtrack sia tutto pacato e placido, viene prontamente smentito al terzo affondo, in un turbinio di secco drumming, frenesie psych e stridii striscianti. E’ fin troppo evidente che la variante è di casa Illachime ed è un continuo subire colpi a sorpresa fino alla closing-track Game over che vuole ancora stupire, sfoggiando un’indole in antitesi, prima avvolta in un corposo funky e poi calandosi in un mood ponderativo e rilassante.

L’aspetto interessante di Soundtrack non riguarda solo l’aspetto musicale ma anche quello tematico: infatti, il sottotitolo For parties on the edge of the void è rivolto ad un mondo “vuoto” ma colmo di soprusi e violenze. E sul ciglio del precipizio, complice l’arraffo ingordo del Potere e delle economie tutte, in cui l’unico ago di luce che si può riaccendere in un tunnel angariante, è il ripristino dell’accoglienza e dell’ottimismo condiviso. Prima che sia troppo tardi.

 

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In dettaglio

  • Anno: 2019
  • Durata: 55:23
  • Etichetta: Solchi Sperimentali / Marocco Music / Asilo

Elenco delle tracce

01. Easy piece 1
02. Easy piece 2
03. Easy piece 3
04. Easy piece 4
05. Easy piece 5
06. Uneasy piece 1
07. Uneasy piece 2
08. Uneasy piece 3
09. Uneasy piece 4
10. Uneasy piece 5
11. Game over

Brani migliori

  1. Easy piece 2
  2. Easy piece 4
  3. Game over

Musicisti

Fabrizio Elvetico: piano, basso, elettronica - Gianluca Paladino: chitarra - Ivano Cipolletta: batteria, percussioni - Pasquale Termini: violoncello, violoncello elettrico
Ospiti: Carlo Mascolo, Lauro Rossi, Shelly Bisirri, Charles Ferris, Ciro Riccardi, Lee Koelz, Giulio De Asmundis, Giuseppe Giroffi, Max Fuschetto, Pietro Santangelo, Elisa Vito, Francesca Diletta Iavarone, Marcello Vitale, Marco Pezzenati, Nino Spezzano, Rosa Maria Meoli, Sara Piccegna, Sergio Albano, Umberto Lepore