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Stoop

Freeze Frames

Ci sono gruppi che li ascolti e non penseresti mai che si tratti di una band italiana, visto il loro presentarsi con un sound così europeo e così lontano dalle regole grammaticali della musica di casa nostra.

È questo il caso degli Stoop, che con Freeze Frames, loro secondo album, vanno a confermare ciò che già avevano voluto dirci con il primo lavoro: sei ragazzi che ci sanno fare e che sono capaci, con le loro sonorità fresche e il loro linguaggio così multietnico, di oltrepassare i confini del territorio nazionale.

Freeze Frames è un album intenso, di un rock certo non privo di riferimenti - basti pensare ad alcune sfumature in stile Pink Floyd, ai Placebo facilmente riconoscibili in Fever is a ghost e persino qualche strizzata d’occhio ai Radiohead, come nella track Our modern assaults che segue la coinvolgente intro che, superando di poco il minuto di durata, serve già a proiettare l’ascolto in un mondo visionario che è quello che poi va a caratterizzare tutto l’album. Una visione che però non è così eterea o fiabesca, ma ha più l’odore della metropoli, i sapori dell’asfalto, i suoni notturni di una città che nonostante l’apparente quiete è più viva che di giorno.

Già perché l’energia vibrante che viene fuori in pezzi come Migrations dà quell’adrenalina del gusto proibito e racconta, al di là del testo in sé, i segreti dei corners metropolitani nella notte, tra fumi di alcool e locali.

Sicuramente un lavoro eccellente, anche se l’essere così mitteleuropei può essere un’arma a doppio taglio: la concorrenza è tanta e valida, e c’è sempre chi dirà che quel sound è così simile a quello di chi l’ha fatto prima. Ma non a caso - e ciò significa che i ragazzi valgono davvero - all’estero i riconoscimenti non si sono fatti attendere, e hanno portato alla collaborazione, per il brano In the cave, con Davide Bortolini dei Kings of Convenience. Questo a dimostrare che la strada, per i nostri conterranei che si divertono a fare da contraltare ai colleghi inglesi, è tutta in discesa.

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In dettaglio

  • Anno: 2011
  • Durata: 57:06
  • Etichetta: Bugbite

Elenco delle tracce

01. Intro

02. Our modern assaults

03. Migrations

04. Machine

05. Trainwrecks

06. Fever is a ghost

07. Remote

08. 10000 bugs

09. Freeze frame

10. In the cave

11. We carry the fire

Brani migliori

  1. Our Modern Assaults
  2. Fever Is A Ghost
  3. Migrations