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Spectrvm

Teschio del mondo

Non so perché le “reunion” vengano spesso valutate con diffidenza, soprattutto quando una band riprende il percorso interrotto da decenni.  Su queste pagine, poco tempo fa, ci occupammo di quella dei Karma ed oggi è la volta degli Spectrvm con Teschio del mondo, un concept-album che scorre bene tra tematiche di ecologia, ambiente e spiritualità, con al centro la massima attenzione sul nostro pianeta sofferente. Per la band comasca è come un sogno che si realizza visto che il progetto in questione è rimasto in stand-by per svariati anni e finalmente (!) sono riusciti a  consegnarci otto brani d’alto pregio, con le classiche sembianze del prog sinfonico ma con una concretezza lucida e coerente.

Alla soglia del mezzo secolo di militanza (in origine, nel 1974, si chiamavano Stratus), ecco che la loro scommessa è quella di unire sonorità del passato con trame di modernariato compositivo e l’obiettivo sembra proprio centrato, visto che le orchestrazioni in essere offrono ampi spunti di lode e stima. Svelano la tracklist mettendoci tanta Anima, con bella intro strumentale e sviluppo vocale pacato e melodico, mentre Nessuno piange nessuno canta dimostra come siano ancora abili nel creare lunghe suite senza tediare l’orecchio e, in quella  Bestia che eseguono, si scatenano le difficoltà di uscire da disagi e malattie senza che si abbia il sostegno di qualcuno, tra tastiere e cambi di ritmo sferzanti. Invece, Crisalide rende netta l’idea della metamorfosi animale, con un’esecuzione pertinente che fa immaginare, efficacemente, le fasi della trasformazione, dall’involucro del bozzolo alla libertà dello spiegamento delle ali. Con dolcezza e maestria,  Prigione rimette sul tavolo la discussione sulla chiusura dei manicomi (decisa in epoca seventies) con un narrato che evidenzia come una clausura coercitiva porti il protagonista all’alienazione finché non assapori il profumo della libertà. Ostentano Sogni di pietra e Templum con flussi psycho-rock e certi rigagnoli sonori in zona Pink Floyd, mentre la spigliata titletrack agita lo spartito con graffiate misurate e godibili.

Oltre che per gli indubbi valori musicali, Teschio del mondo è consigliato anche per compiacersi del mini-book incluso, comprensivo di dettagli particolareggiati dei testi e varie foto della band per dare, oltremodo, un’orlatura gustosa all’intero progetto. Insomma, gli Spectrvm godono ancora di ottima salute e continuano a tenere alta la bandiera del prog sinfonico senza cadere nella trappola del patetico. Applausi!   

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In dettaglio

  • Anno: 2023
  • Durata: 37:30
  • Etichetta: Terzo Millennio Records

Elenco delle tracce

01. Anima
02. Bestia
03. Nessuno piange nessuno canta
04. Sogni di pietra
05. Teschio del mondo
06. Crisalide
07. Prigione
08. Templum

Brani migliori

  1. Sogni di pietra
  2. Teschio del mondo
  3. Nessuno piange nessuno canta

Musicisti

Frank Lazzari: organo, tastiere, voce - Jordan Bozzolan: batteria, percussioni, voce - Daniele Bozzolan: basso, chitarre, pianoforte, voce - Renato Olivo: chitarre, voce - Alberto Zanella: tastiere, pianoforte, voce - Marco Brega: chitarre