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Siberia

Tutti amiamo senza fine

Che non si esce vivi dagli anni ‘80 ce lo aveva già raccontato Manuel Agnelli, ma con i Siberia sembra davvero di fare un tuffo nella New Wave. Non solo quella inglese, Joy Division e The Cure su tutti, ma anche un pizzico di quel sapore fiorentino che risponde al nome dei Diaframma, ai quali forse – chissà – hanno voluto rendere omaggio scegliendo come nome del gruppo l’omonimo disco seminale del 1984.

Tutti amiamo senza fine, terzo album in studio del gruppo livornese dopo In un sogno è la mia patria (2014) e Si vuole scappare (2018), ha un sound ben preciso e la voglia di raccontare l’amore in tutte le sue sfaccettature: romantico, erotico, sognato, reale, passato, presente. Come afferma il front man Eugenio Sournia infatti “È vero che d’amore se ne parla troppo, ma in maniera troppo superficiale, ambigua, irreale. Noi abbiamo sentito il bisogno di dedicarci un intero concept per poterne parlare in maniera approfondita, dandogli la dignità che merita. Nella società odierna, bombardata da impulsi continuativi di ogni tipo, c’è la tendenza a banalizzare questo soggetto che invece vorremmo far toccare con mano, convinti che esista una propensione irrinunciabile dell’uomo all’amore, da dare e da ricevere, nelle sue più svariate valenze”.

Ad anticipare il disco il singolo Ian Curtis, omaggio al leader indimenticato dei Joy Division, e vero manifesto di questo lavoro, votato all’indolenza e al sottile piacere di crogiolarsi nella malinconia. Un’attitudine bohemien e naif che ricorda molto anche i primi dischi dei Baustelle e lo stile di Francesco Bianconi – Sussidiario illustrato della giovinezza e La moda del lento dei primi anni 2000 su tutti. La sofferenza mista ad autocompiacimento, come se questa possa essere contemporaneamente fonte di ispirazione ed espiazione, è emblematica nel brano Non riesco a respirare - “Se mi manchi tu/ Se mi manca questa questa infinità”.

Romantici e maledetti, verrebbe da dire, per un disco che apre un meraviglioso varco tra la leggerezza musicale dell’indie pop e la poesia di un cantautorato che non passa mai di moda.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Federico Nardelli
  • Anno: 2019
  • Durata: 36:34
  • Etichetta: Sugar Music/Maciste Dischi

Elenco delle tracce

01. Tutti amiamo senza fine
02. Ian Curtis
03. My love
04. Piangere
05. Non riesco a respirare
06. Mon Amour
07. Sciogliti
08. Canzone dell’estate
09. Carnevale
10. Mademoiselle
11. Peccato

Brani migliori

  1. Ian Curtis
  2. Non riesco a respirare
  3. Piangere