ultime notizie

Nuovo album per Roberta Giallo, anticipato ...

Quante volte aprendo un giornale, che sia cartaceo oppure online, veniamo travolti da notizie di attualità, cronaca dai toni negativi che ci predispongono a un senso di smarrimento e depressione ...

Raffaella Destefano

Costellazioni Private

Costellazioni private è il nuovo album di Raffaella Destefano, cantautrice nata nel lodigiano, voce e co-fondatrice dei Madreblu (insieme a Gino Marcelli), gruppo indimenticabile e dal sound inconfondibile che si ricorderà senza dubbio chi, come me, ha apprezzato la loro produzione indipendente – o come si era soliti chiamarla “indie” - che ha caratterizzato gran parte della musica elettronica italiana, alla fine degli anni’90 e per gran parte del 2000. Con loro Raffaella Destefano ha realizzato, a partire dal 1997, tre album: “Prima dell’alba”, “Necessità” e “L’Equilibrio” del 2004. Dopo la chiusura di un cerchio e una intensa collaborazione, dal 2008 ha proseguito il suo cammino artistico come solista, pubblicando in quell’anno “Filologica” seguito da “Un atlante di me” nel 2018.

Per l’uscita di questo nuovo disco, ha scelto una data emblematica: il 17 dicembre, giorno della sua nascita, l’anniversario in cui ha compiuto una nuova orbita intorno al sole, per restare in tema di riferimenti stellari e universali. E dunque, prima di tutto e con un po’ di ritardo, Buon Compleanno Raffaella, per dirla con il titolo di un brano di “L’Equilibrio”. Raggiungere la cifra tonda anagrafica dei 50, segna un importante traguardo e al tempo stesso decreta l’inizio di un particolare periodo della propria vita, in cui ci si guarda anche indietro perché si ha la consapevolezza di essere giunti “nel mezzo del proprio cammino” per citare il sommo Poeta, che dopo un viaggio metaforico nel buio degli inferi giunse a ritrovare le proprie costellazioni o, meglio, “a riveder le stelle”.

Costellazioni private contiene dodici tracce di genere pop-elettronico, di cui nove sono inediti, due invece le riedizioni di brani dei Madreblu a cui si aggiunge anche una cover, Stelle, che è una rilettura in italiano di Stillwater, brano dei The Milk and Honey Band, gruppo di Robert White, cantautore e polistrumentista inglese che partecipa come ospite d’onore anche nel sound di Naturale, traccia numero 7 di cui parleremo qualche riga più avanti.

Ma partiamo dall’inizio. Apre l’ascolto Trenta Zerotre, brano scelto anche come singolo per anticipare l’uscita dell’album, prodotto dal cantautore e produttore Psiker con la programmazione aggiuntiva di Luca Urbani (ex leader e voce dei Soerba) e Paolo Gozzetti (che ne ha curato anche il mix). Le suggestioni sonore che si percepiscono richiamano quelle atmosfere elettro synthpop che hanno caratterizzato gli anni’80 e parte degli anni’90. Ma il tutto viene messo in equilibrio da un lavoro di arrangiamenti fortemente contemporaneo. È un tappeto sonoro che unisce atmosfere elettroniche al suono delle chitarre di Gaetano Maiorano e del piano di Marco Rigamonti. Un insieme strumentale che diventa armonico e restituisce una leggerezza quasi “olografica” a questo brano, con un riff dal loop circolare che entra immediatamente nella mente. Dall’ atmosfera vivace e “scanzonata” è invece Ascolto Isoradio, una canzone ritmata dai beat della batteria elettronica che fa venire voglia di ballare e lasciarsi andare, pensando a una giornata di sole e di caldo, quando i pianeti sono tutti ben allineati sullo stesso asse terrestre e la vita “gira bene”. Interstella è invece una sorta di 'stargate', un tunnel del tempo che conduce a riconoscere il marchio di fabbrica dello stile dei Madreblu. Sembra infatti di ascoltare un brano uscito da quel periodo in cui accendevamo la radio in macchina e passava una loro hit. Dal carattere introspettivo è la traccia che titola l’album, Costellazioni private, realizzata con la collaborazione di Odette di Maio del gruppo pop rock milanese dei Soon e Francesca Gastaldi voce degli Zerozen, entrambe realtà musicali molto note sul finire degli anni’90. Un brano caratterizzato da un testo che suona come un “j’accuse” che si fa strumento, per comunicare l’importanza di riconoscere le nostre differenze e di andare avanti a dispetto delle mode e del tempo perché ciò che siamo ci rende unici, proprio come uniche sono le costellazioni. Punti fissi che a dispetto del tempo e degli accadimenti, continueranno a far brillare la loro luce per sempre.



 

A metà disco incontriamo uno dei brani che colpisce nel profondo, Naturale. Ha un andamento melodico ed è dedicato alla mamma di Raffaella Destefano, figura genitoriale che ha perso quando aveva 34 anni e racconta di quel sentimento vero e sincero che fa commuovere, andando a colpire corde interiori che azionano l’empatia e velano un po’ gli occhi di malinconia nel ricordare chi si è tanto amato e non è più in questa dimensione terrestre. È una sorta di dialogo con quella presenza materna che è uno specchio dell’anima e anche se fa male, arriva un momento in cui ci si trova a dire con serena accettazione: “lasciarti andare, diventa naturale”. Bella e struggente, come può essere solo una storia d’amore autentica.

Inizialmente dicevamo che in questo album sono presenti diverse collaborazioni. E, naturalmente, non manca la presenza di Gino Marcelli, partner artistico con cui Raffaella Destefano ha condiviso l’avventura musicale dei Madreblu. Oltre a trovare la sua presenza nel featuring dell’inedito Luglio Brucia, ci sono anche due canzoni che attingono dagli esordi e che ci conducono al termine dell’ascolto. La prima è Gli Angeli del 1997, anno in cui i Madreblu pubblicano il primo lavoro dal titolo “Prima dell’alba” e partecipano a Sanremo Giovani. Il brano viene eliminato ma in compenso gira moltissimo in radio e si aggiudica, nell’anno successivo, il Premio Titano entrando a far parte della colonna sonora del film 'Femmina' diretto da Giuseppe Ferlito. All’interno di "Costellazioni private" lo ritroviamo impreziosito da un arrangiamento sinfonico; una versione celebrativa, ricca di pathos quasi 'teatrale'. Il secondo brano è Sono io, estratto dall’album “L’Equilibrio” del 2004 che qui ritroviamo in una versione remix di Marco Rigamonti.

Tirando le somme, se è vero che '...il tempo non esiste...', quello che è trascorso per Raffaella Destefano dall’uscita di “Un Atlante di me” album del 2018, possiamo leggerlo sicuramente come un momento di raccoglimento interiore, un fermo non per mancanza di idee e vena creativa, piuttosto una necessaria pausa di respiro, per riordinare il bagaglio delle emozioni, metabolizzare le assenze e le perdite e dare un senso allo smarrimento, per poi rialzare la testa, canalizzare ogni cosa tornando a scrivere, cantare e viaggiare con la musica, contemplando quegli universi che stilisticamente hanno caratterizzato le sonorità delle produzioni del passato, con uno sguardo più moderno al presente proteso verso il futuro. Le Costellazioni Private di Raffaella Destefano racchiudono riflessioni e pagine di vita frutto di anni, compleanni e mutazioni figlie del tempo che passa e trasforma ogni cosa. Ed è proprio ascoltando i brani che chiudono l’ascolto dell’album, che si percepisce quanto la voce di Raffaella sia più calibrata, matura, arricchita di armonia zen e serena, anche se il timbro e la cifra stilistica restano quelle inconfondibili a cui siamo rimasti fedelmente legati dai tempi dei Madreblu. Alcuni elementi che avrebbero connotato e tracciato una direzione evolutiva, forse li avevamo già incontrati tra le parole dei testi di brani come Domani (io voglio stare bene) o Non mi basta contenuti nell’album “Filologica” con cui nel 2008 iniziò il suo percorso da solista.

Costellazioni private è un album contemplativo, nostalgico e intenso, caratterizzato da tonalità e sfumature che creano paesaggi sonori dal sound iridescente. È disponibile all’ascolto in streaming sulle principali piattaforme e in formato fisico cd. La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie ai fondi ricevuti a seguito del Bando Nuovo Imaie per le Nuove Produzioni discografiche 2022/2023. Due parole in chiusura anche sulla copertina dell'album. È una foto in bianco e nero di Lucrezia Tornari che ritrae una porzione di volto di Raffaella, dove l’unico elemento ben visibile è il suo occhio che ci osserva riservatamente. Molto bella è anche l’idea creativa della stessa Destefano, che ha pensato e realizzato una confezione speciale che racchiude il cd, accompagnato da un libretto di 16 pagine e soprattutto da un mazzo di carte, utili per scoprire frasi e immagini dei protagonisti di “costellazioni” in un giocoso percorso quasi divinatorio. Lo “star box” si può acquistare sul sito di Edizioni RTC. I riferimenti sono disponibili al seguente link:
@raffaelladestefano | Linktree

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Luca Urbani (Ascolto Isoradio, Interstella, Luglio Brucia, Costellazioni Private), Psiker (Trenta Zerotre, Videogame, Costellazioni Private), DJ Marco Rigamonti (Hale-Bopp, Costellazioni Private, Sono io RMX), Robert Hp White (Stelle, Naturale), Gaetano Maiorano (Sofia e l’amore), Gino Marcelli (Gli Angeli Symphonic Version), Paolo Gozzetti (Trenta Zerotre, Videogame, Costellazioni Private, Hale-Bopp, Interstella), Daniele Franzese (Mastering).
  • Anno: 2023
  • Durata: 42:77
  • Etichetta: Edizioni RTC

Elenco delle tracce

01. Trenta Zerotre
02. Videogame
03. Ascolto Isoradio
04. Interstella
05. Luglio brucia feat. Gino Marcelli
06. Sofia e l’amore
07. Naturale
08. Hale-Bopp
09. Costellazioni private
10. Stelle
11. Gli Angeli - Symphonic Version (Madreblu)
12. Sono io - Remix (Madreblu)

Brani migliori

  1. Trenta Zerotre
  2. Interstella
  3. Naturale