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Roberta Barabino

Inemuri

Roberta Barabino atto terzo. Dopo “Magot”, uscito nell’ottobre del 2011 e “Il tempo degli animali” del novembre 2019, arriva Inemuri, un EP di sei brani (di cui cinque cover e un inedito) con la produzione artistica di Mattia Cominotto. La cantautrice genovese vanta un ampio credito di stima dagli addetti ai lavori amanti della musica d’autore, maturato dagli ottimi lavori fino ad oggi da lei pubblicati: album introversi, minimali e affascinanti, colmi di emozione, poesia, grazia. Proprio di questa grazia scriveva il nostro buon Andrea Podestà quando recensiva per L’Isola che non c’era Il tempo degli animali: “è quella di Barabino una poetica delle piccole cose quotidiane, una scelta che può sembrare azzardata, perché si corre il rischio di apparire un poco retrò o cadere nel retorico, ma quando si ha la grazia di saper scrivere e cantare sottovoce è un rischio che si può correre” (leggi la recensione completa).

Una dote non comune, un dono messo al servizio dell’arte. Inemuri (in giapponese significa letteralmente "essere presenti mentre si dorme") non si discosta molto dal mood dei lavori precedenti e forse la sapiente produzione di Caminotto ne accentua ancor di più certe tinte. In uno scenario pressoché acustico, si osserva come gli elementi essenziali delle canzoni siano la morbidezza delle atmosfere e la radezza dei suoni, inserite in un contesto capace di suscitare emozioni profondissime.

 

Inemuri esaspera il potenziale onirico del più pacato lirismo senza minimamente far desiderare, nemmeno per un attimo, strutture più consistenti o musicalità più aggressive. Sei canzoni appese in questo quadro sognante, legate all’intima capacità interpretativa della Barabino. “In Inemuri ho viaggiato tra le canzoni di amici, maestri e poeti in giro per il mondo: Bob Quadrelli, Bobo Rondelli, Od Fulmine, Syd Barrett, Ivan Della Mea nella verace Milano degli anni 60’ e Bob Marley”. L’inizio è con l’unico inedito, Tu non lo sai, scritto con Bob Quadrelli, un acquarello trepidante che traccia il percorso e indica il viaggio. I preti dormono (di Od Fulmine) è un altro semplice bozzetto di poesia, una canzone scarna e lucida ma illuminante. Soffio d’angelo di Bobo Rondelli ha una confezione sonora a dir poco regale: il pianoforte di Deian Martinelli e i violoncelli di Jacopo Ristori avvolgono le parole con una luce affascinante e ne conferiscono una bellezza davvero tangibile, mentre O cara moglie del grande Ivan Della Mea è una rilettura semplice ed essenziale ma che deposita splendide immagini.

Il clou del lavoro è forse nelle ultime due cover, Wined and dined di Syd Barrett e Stand alone di Bob Marley. Qui si è al cospetto di due mostri sacri e l’atteggiamento della cantautrice genovese oltre che rispettoso è anche sorprendente. Entrambi i brani attingono suggerimenti dagli indimenticabili maestri ma vengono esposti in una chiave nuova, differente nella forma ma analoga nella sostanza, decantando un universo armonico dove il confine fra realtà e fantasia appare poco nitido e proprio per questo ancor più inebriante. Inemuri galleggia perfettamente in una bella trasposizione musicale di cui sono artefici pochi musicisti (i già citati Deian Martinelli e Jacopo Ristori, Tristan Martinelli, Francesca Sophie Giona oltre la super visione di Mattia Cominotto) capaci di regalare all’ascoltatore uno speciale pathos sonoro. In definitiva Inemuri ci restituisce la certezza della grazia di un artista unica, un affresco dominato dalle tinte ombrose che non smette mai di avvincere in ogni suo episodio con i suoi influssi nati dal cuore e diretti ai cuori. A volte sono lacrime, sì, ma lacrime di gioia.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Mattia Cominotto
  • Anno: 2023
  • Durata: 17:23
  • Etichetta: Seltz Recordz

Elenco delle tracce

Inemuri#1- Tu non lo sai (Bob Quadrelli – Roberta Barabino)
Inemuri#2 - I preti dormono (Od Fulmine) 
Inemuri#3 - Soffio d'angelo (Bobo Rondelli)
Inemuri#4 - O cara moglie (Ivan Della Mea)
Inemuri#5 - Wined and dined (Syd Barrett)
Inemuri#6 - Stand Alone (Bob Marley)

Brani migliori

  1. Wined and dined
  2. Stand alone
  3. Tu non lo sai

Musicisti

Francesca Sophie Giona: pianoforte in #1;
Deian Martinelli: pianoforte in #3 e voce in #5;
Jacopo Ristori: violoncelli in #3;
Tristan Martinelli: chitarra e slide in #6;
Mattia Cominotto: suoni e synth;
Roberta Barabino: voce, chitarra, harmonium