Zero Assoluto
Missili sulla croce rossa. Però, stavolta, con un po' di amarezza nel cuore.
Gli Zero Assoluto tornano con questo quarto album in studio, Perdermi, reduci da inevitabili connivenze mocciane e annessi, uscendone sostanzialmente indenni – nel bene e nel male: i dieci pezzi di questo nuovo LP ci dimostrano che, sì, siamo alle solite, ma qualche tentativo di alzare la testa e guardarsi attorno c'è.
La retorica è sempre quella impenitente, egocentrica e sorridente di sempre, ma si ha l'accortenza di concedersi (finalmente) un briciolo di maturità. Per modo di dire.
Perdermi inaugura il disco con un beat già frizzantino, a metà tra Killers e Max Pezzali, sullo sfondo un spolvero del buon vecchio “lui ritrova lei e ci ricasca”. Synth ruvidi in downtempo per Questa Estate Strana, sorpresina che sembra promettere una rinfrescata quantomeno produttiva al tutto. “Sembra promettere”, appunto: rimarremo piacevolmente sorpresi solo dagli anonimi echi elettronici di L'unica. Poi, da Se vuoi uccidimi in poi, si tornerà al più rassicurante universo delle ballad, forti di qualche vaga stravaganza autoriale o brit-pop (Se vuoi uccidimi, appunto, o l'affannato hymn estivo Un po' di sole, e Un giorno normale) ma con la zavorra del solito, bieco automatismo lirico e musicale (niente di pervenuto per Vieni più vicino, Ma domani, Dovrei, Tutte le cose). Tutto questo per trenta minuti scarsi di musica. A prezzo pieno.
Peccato, dicevamo. Peccato perché le "sorprendenti" promesse (concedeteci iperbole, virgolette e ammiccamenti) vengono gambizzate in culla. Peccato perché non c'è nulla di veramente squalificante in questo album, che al confronto con i precedenti brilla per mediocrità (!) e non per cattivo gusto. Ma il tempo è clemente, e, come insegna la sudata agnizione critica di Tiziano Ferro, per il duo romano c'è ancora tempo per aggiornarsi e recuperare il tempo perduto. O no.
01. Perdermi
02. Questa estate strana
03. Se vuoi uccidimi
04. L'unica
05. Vieni più vicino
06. Ma domani
07. Un po' di sole
08. Dovrei
09. Tutte le cose
10. Un giorno normale