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Nada

La paura va via da sé se i pensieri brillano

Ci sono titoli che già da soli rendono conto della grandezza di un disco. Altri sono in qualche modo programmatici rispetto a quello che si andrà ad ascoltare. Nada, con il suo nuovo lavoro discografico, riesce a regalarci un titolo che ha entrambe queste caratteristiche. Perché La paura va via da sé se i pensieri brillano è un altro suo grandissimo disco che conferma la grandezza della cantautrice livornese; ed è un disco in cui si rivendica con forza la potenza del Pensiero rispetto alla paura che da almeno tre anni ci attanaglia (tra Covid, guerre e ingiustizie sociali). Un disco in più punti ipnotico, anche grazie al sapiente lavoro di John Parish, ancora una voltain veste di produttore e arrangiatore, con sonorità molto rock-indie e lontanissimo dalle mode così care oggi al mainstream, tra autobiografia e sguardo attento al sociale. Anche se poi i due mondi spesso si sovrappongono. 

 

Per cui certo una canzone come Io ci sono può essere letta come la pervicace rivendicazione della propria esistenza (anche all’interno del mercato discografico?), ma anche - in altra lettura - come la rivendicazione dell’esistenza dell’intero genere umano nonostante tutte - anche - le sue brutture (da brivido l’urlo straziante che conclude il pezzo).
Ma analogo discorso può essere fatto per Sorridimi, dove appunto l’essenza di un singolo sorriso dà la conferma di essere vista ed amata ad un Io solitario, perché alla fine nessuno è un’isola e quindi occorre attaccarsi a braccia potenti per sopravvivere: “E mi basterà attaccarmi/ Alle tue braccia potenti/ Perché ho ancora da danzare/ Ho ancora da dire, da fare, da lavorare”. Oppure- ancora, nella conclusiva e assai orecchiabile Tu non mi chiedi mai di me.
In Noi resteremo uniti invece l’Io lirico si rivolge - con straziante malinconia - ad una figura maschile ormai assente: “E mi avrеsti detto: ‘Non c'è niente al mondo/ Chе possa cambiare le tue paure/ Sono stanco delle tue lotte, delle tue guerre/ Tu combatti sempre e sempre vai da sempre controcorrente’”. Ma a ben guardare, sorge il sospetto che anche tale brano sia pervaso tra forte autobiografismo: non è forse, infatti, la stessa Nada che va controcorrente e combatte da sempre?

Resta il fatto che il disco è pervaso da questa continua dicotomia tra solitudine (quasi ricercata in Nada yoga: “E mi siedo un momento davanti al nulla/ E sono serena senza niente/ Non ho bisogno di niente/ E viaggio nel vuoto alla ricerca di un punto/ Per sparire nel silenzio che conosco”) e necessità invece di rimanere uniti; tra oscurità e ricerca di chiarezza;  tra paure e speranze (penso ad uno dei brani più belli dell’intero disco: Oscurità).
Solitudine che diventa tema sociale in Chi non ha - con un intro di chitarra elettrica molto indie e un martellante ritmo percussivo - in cui si dà voce ai tanti troppi reietti della società che non hanno nulla perché “Chi ne ha non ne dà”. In un disco così fortemente ambivalente non possono poi non coesistere brani in cui trova spazio il corrosivo sarcasmo di Nada: “Con un vento che ti spingerà/ Sulle nuvole, sui satelliti/ Sui pianeti più in alto lassù/ E potrai finalmente pisciare/ Sopra la città/ E annaffiare, inondare, rinfrescare/ I giardini dell'umanità” (Un viaggio leggero); e altri in cui prevale una certa elegia lirica: “Squarci nel cielo, buchi nel vestito/ Porte chiuse, lacrime dure scendono sui vetri/ Piovе da tutte le parti, non smettе più/ È questo quello che ci resta: coprirci di più” (Sorridimi).

Ormai da anni Nada è artista riconosciuta come una delle voci più autorevoli e alte della scena autorale italiana. Lo conferma la presenza ai suoi concerti di tantissimi giovani. Lo conferma questo bellissimo nuovo disco. Resta un mistero capire per quale motivo il così detto mainstream voglia, invece, guardare altrove. Ma, appunto, non sempre i pensieri brillano. 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: John Parish 
  • Anno: 2022
  • Durata: 35:50
  • Etichetta: La Tempesta – Santeria/Audioglobe

Elenco delle tracce

01. In mezzo al mare

02. Io ci sono

03. Sorridimi

04. Chi non ha

05. Banane city

06. Noi resteremo uniti

07. Un viaggio leggero

08. Oscurità

09. Nada yoga

10. Tu non mi chiedi mai di me

Brani migliori

  1. In mezzo al mare
  2. Oscurità

Musicisti

Nada: voci - John Parish: batteria, percussioni, basso, chitarre elettriche e acustiche, piano, rhodes, tastiere - Gerri Manzoli: organo, chitarra elettrica, piano, tastiere, programming - Pete Judge: tromba in "Un Viaggio Leggero", flicorno in "Oscurità" - Dom Shaw: sax tenore in "Un Viaggio Leggero"