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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

  • Poesie Fuoribordo - A fior di pelle

    di: Alberto Bazzurro

    Un manipolo di solisti prossimi a un jazz di matrice squisitamente contemporanea (Aroni Vigone in primis, non a caso con Palmieri, per parte sua avvezzo alla computer-music, autore di tutte le musiche del cd) veste di suoni un gruppo di poesie della torinese Francesca Valente. Un ruolo determinante, in suddetto ...

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  • di: Alberto Bazzurro

    Un materiale tematico apparentemente eterogeneo, con quattro pagine di Bollani, due del bassista Jesper Bodilsen (Orvieto e Edith), altrettante brasiliane (Dom de iludir di Caetano Veloso e Brigas nunca mais di Tom Jobim) e una classica, Improvisation 13 en la mineur di Poulenc, dà quasi miracolosamente luogo a un album ...  Leggi tutto »

  • di: Alberto Bazzurro

    Pugliese dell’entroterra garganico (San Severo) e romano d’adozione, Luca De Nuzzo firma con questo Jòmene e jòmene (uomini e uomini) il secondo lavoro a proprio nome. Gli fanno da cornice musicisti sopraffini, magistralmente valorizzati dagli arrangiamenti di Federico Ferrandina, sempre preziosi ed evocativi, specie sul piano timbrico (in ...  Leggi tutto »

  • di: Veronica Eracleo

    Quando si nomina Federico Salvatore si pensa immediamente a quell’uomo col codino e la chitarra che faceva divertire tutti dal palco del Maurizio Costanzo Show con Azz e con brani parodistici e molto divertenti. Quasi nessuno considera, invece, il lato serio di questo artista partenopeo iniziato per i più ...  Leggi tutto »

  • di: Alberto Bazzurro

    Borderline, cioè sul crinale. O magari su tanti crinali: quello geografico, un Friuli brado conficcato fra Austria e Slovenia, il cui dialetto, altrettanto brado, riempie questo singolarissimo, notevole album, alternandovisi con svariate altre parlate, fra cui inglese e italiano (ma nei titoli non mancano neppure gli ideogrammi…); quello linguistico, conseguentemente ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo Talanca

    Il disco Molo 22 di Chiara Raggi è il convincente debutto discografico per l’artista nata a Rimini ventisette anni fa. Iniziamo col dire che è un disco ben suonato, pulito e dalle atmosfere convincenti. Grazie anche alla sapiente mano del chitarrista brasiliano Roberto Taufic Hasbun (Rosalia de Souza, Hermeto ...  Leggi tutto »

  • di: Ricky Barone

    Uno degli aspetti più interessanti degli ultimi venticinque anni è il recupero di una rinnovata attenzione verso il canto folk, popolare, etnico. A livello italiano possiamo attribuire al  binomio De Andrè-Pagani, con il capolavoro “Creuza de mà” del 1984, il merito di avere rilanciato il discorso etnico-popolare. A Brescia credo ...  Leggi tutto »

  • di: Michele Manzotti

    La scelta di Alessia d'Andrea è molto chiara. Cioè quella di affrontare un repertorio pop-rock di lingua inglese che le permetta di volare oltre i nostri confini che pure l'hanno vista protagonista ai premi Mia Martini e Città di Recanati. Un repertorio, va sottolineato, non di cover ma ...  Leggi tutto »

  • di: Stefano Tognoni

    Reprints è la ristampa in doppio CD dei primi tre, ormai introvabili, LP di Tolo Marton con l’aggiunta di 12 bonus tracks sempre risalenti al triennio 1981/1983. Nella sua ormai trentennale carriera, Tolo, malgrado sia quasi sempre stato erroneamente accostato al blues, in realtà ha esplorato e sperimentato ...  Leggi tutto »

  • di: Roberto Paviglianiti

    Sa di resurrezione questo “Semper Biot”. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che Stefano “Edda” Rampoldi mancava dalle scene da oltre dieci anni, cioè da quando faceva parlare di sé con i Ritmo Tribale. Ma ad ascoltarlo meglio viene in mente la figura di un nascituro, nudo appunto, innocente ...  Leggi tutto »

  • di: Alberto Bazzurro

    Non si può negare che questo album riveli da subito un impatto tutto particolare, fortemente caratterizzato. “Ti aspetterò fino alle quattro”, ripete martellante l’incipit di Cenere al vento; e poi l’attesa prosegue: le otto, le dieci… E ancora, in Ho visto, il tormentone è “ho visto un fenicottero ...  Leggi tutto »